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Cassa Integrazione Agosto, esonero contributi e stop licenziamenti

Cassa Integrazione Agosto, esonero contributi, Stop Licenziamenti

Ufficiale: altre 18 settimane di cassa integrazione. Esonero contributi e stop ai licenziamenti

Altre 18 settimane di cassa integrazione da utilizzate entro il 31 dicembre 2020. Il provvedimento è contenuto nel Decreto Legge di Agosto, insieme ad altre importanti novità.

Un’importante novità, rispetto alla Cassa Integrazione con causale Covid-19 è rappresentata dall’introduzione del contributo addizionale che alcune imprese dovranno pagare per finanziare l’ammortizzatore sociale (le aziende che non hanno subito riduzioni di fatturato dovranno corrisponderlo per intero, le altre in base a dei coefficienti percentuali)

Nel dettaglio, il contributo addizionale è pari al:

  • 9% della retribuzione che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate, per i datori di lavoro che hanno avuto una riduzione del fatturato inferiore al 20%;
  • 18% della retribuzione per le imprese che non hanno avuto riduzioni di fatturato;
  • nessun contributo per le imprese che hanno avviato l’attività nel 2019, indipendentemente dal fatturato.

Esonero previdenziale per le imprese che scelgono di non utilizzare la cassa integrazione!

Le imprese che scelgono di non richiedere le nuove 18 settimane di Cassa Integrazione avranno un beneficio contributivo: un esonero pari al doppio delle ore di integrazione salariale già fruite in maggio e giugno 2020, per un massimo di quattro mesi, utilizzabili fino al 31 dicembre 2020.

Entro quando bisogna presentare la domanda per la Cassa Integrazione CIG?

La domanda di CIG si presenta direttamente all’INPS entro la fine del mese successivo a quello in cui ha inizio la riduzione o sospensione lavorativa.

STOP ai licenziamenti.

Un’azienda non potrà licenziare prima della scadenza delle 18 settimane di Cig o sgravi contributivi aggiuntivi, a decorrere dal 13 luglio. Sostanzialmente la possibilità di licenziare sarebbe dal 15 novembre in poi, e quindi ci sarebbe un mese in più rispetto alla bozza iniziale del decreto. Questo a prescindere dalla volontà dell’azienda di usare le settimane di cassa disponibili. Il senso della norma, spiegano le fonti, è che se l’azienda non ha la necessità di ricorrere alla Cig significa che non deve neanche licenziare i lavoratori.

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