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Partite IVA in Regime Forfettario cosa scaricare

Partite IVA in regime forfettario: cosa scaricare e cosa no?

Una delle domande che spesso i professionisti con partita IVA in regime forfettario si pongono riguarda la possibilità di dedurre spese e costi.

Se sei un professionista con partita iva in regime forfettario, scopri cosa puoi dedurre e cosa invece non puoi.

Per approfondire il tema, è importante comprendere come viene determinato il reddito imponibile in tale regime. In breve, esso è calcolato attraverso una percentuale fissa (conosciuta come coefficiente di redditività) applicata sul fatturato totale, che varia in base al tipo di attività economica.

In pratica, i costi sono presupposti e inclusi forfettariamente, indipendentemente dal fatto che siano stati effettivamente sostenuti o meno. Di conseguenza, non è possibile dedurre spese specifiche.

Ad esempio, immaginiamo che Luca, libero professionista attivo nel settore della comunicazione, abbia generato un fatturato di 10.000 € nel 2021 e il coefficiente di redditività per la sua attività sia del 78%.

Reddito Imponibile = 10.000 € x 78% = 7.800 €

Il restante 22% (2.200 €) è considerato come costo forfettario, a prescindere dal fatto che effettivamente queste spese siano state sostenute.

Contributi Previdenziali nel Regime Forfettario.

Una delle poche deduzioni ammissibili riguarda i contributi previdenziali. Dopo aver calcolato il reddito imponibile, è possibile sottrarre i contributi obbligatori pagati l’anno precedente.

Supponiamo che Luca, nel suo secondo anno, abbia un fatturato di 12.000 € e abbia pagato 2.000 € di contributi INPS.

Reddito Imponibile corretto = (12.000 € x 78%) – 2.000 € = 7.360 €

Ovviamente, se nel primo anno di attività non sono stati versati contributi, non sarà possibile effettuare alcuna deduzione.

Come Ridurre il Fatturato se sei in regime forfettario?

Un’opzione interessante per chi opera sia in regime forfettario sia in regime ordinario è il riaddebito delle spese sostenute per conto del cliente. Tali costi, se correttamente documentati e fatturati direttamente al cliente, non concorrono alla formazione del reddito imponibile.

Quindi, affermare che per i professionisti in regime forfettario non è possibile dedurre costi è parzialmente inesatto. Benché i costi siano determinati in maniera forfettaria, è possibile dedurre i contributi previdenziali. Pertanto, la scelta tra regime forfettario e regime ordinario dovrebbe essere basata su una valutazione accurata del proprio modello di business e delle spese che effettivamente si prevede di sostenere.

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