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Come si paga il bollo sulle fatture elettroniche?

Come si paga il bollo sulle fatture elettroniche?

In questo articolo, verrà spiegato quando e come si applica l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, tenendo conto delle condizioni specifiche che ne regolamentano l’applicazione. È importante sottolineare che l’adeguamento e il versamento di tale imposta sono disciplinati da un nuovo sistema, il quale verrà descritto nei dettagli in seguito.

Bollo su fattura elettronica: quando si paga e come può essere pagato il bollo di una fattura elettronica?

Quando si parla di imposta di bollo, solitamente si fa riferimento alla “marca da bollo”, ovvero quel piccolo talloncino che si acquista in tabaccheria e si applica sulle fatture cartacee. Tuttavia, anche le fatture elettroniche possono essere soggette all’imposta di bollo, ma solo se emesse senza addebito IVA e se di importo superiore a 77,47 euro.

Esistono alcune operazioni non imponibili IVA che non sono soggette all’imposta di bollo, pertanto si consiglia di consultare un Commercialista o un Professionista per avere una risposta precisa in base all’operazione che si intende fatturare.

Per quanto riguarda le specificità legate alla fatturazione elettronica, l’assolvimento dell’imposta di bollo deve essere segnalato tramite un’apposita annotazione sulle fatture elettroniche, valorizzando il campo “Bollo virtuale” presente nel tracciato record della fattura.

Quanto “vale” il bollo di una fattura elettronica?

Il valore dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche è sempre di 2 euro, indipendentemente dal valore inserito nel campo “Importo bollo”. Inoltre, è necessario inserire la dicitura “Imposta di bollo assolta in modo virtuale ai sensi dell’articolo 15 del d.p.r. 642/1972 e del DM 17/06/2014” nella fattura per indicare l’avvenuto assolvimento dell’imposta di bollo.

Il sistema di interscambio.

L’Agenzia delle Entrate elabora le fatture elettroniche trasmesse al Sistema di Interscambio (SdI) per verificare se su questi documenti è stata indicata correttamente l’assoggettamento all’imposta di bollo. I risultati vengono esposti in due elenchi: l’Elenco A, che riporta i riferimenti alle fatture che contengono l’indicazione dell’assolvimento dell’imposta di bollo, e l’Elenco B, che segnala le fatture che non contengono l’indicazione dell’imposta di bollo, ma che, secondo l’Agenzia, hanno i requisiti per esserne soggette.

Il contribuente può consultare gli elenchi nella propria area riservata all’interno del portale “Fatture e corrispettivi” e, se necessario, modificare il contenuto dell’Elenco B e inviare le modifiche all’Agenzia delle Entrate entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento.

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