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Bonus mamme 2025: fino a 480 euro di sostegno alle lavoratrici

Bonus mamme 2025: fino a 480 euro di sostegno alle lavoratrici

Con l’entrata in vigore della circolare Inps n. 139/2025, prende ufficialmente forma il nuovo bonus mamme, un sostegno economico pensato per favorire l’occupazione femminile e alleggerire il peso delle spese familiari delle lavoratrici con figli. La misura, introdotta dal decreto-legge n. 95/2025 e confermata dalla legge 118/2025, offre un contributo mensile esentasse destinato alle madri con almeno due figli, sia dipendenti che autonome. L’obiettivo è duplice: da un lato sostenere concretamente la genitorialità attiva, dall’altro incentivare la permanenza delle donne nel mondo del lavoro, soprattutto in un contesto economico ancora complesso e caratterizzato da crescenti esigenze di conciliazione tra vita privata e professionale.

La misura prevede la richiesta entro il 9 dicembre 2025 per ricevere il sostegno economico, con accesso garantito fino al 31 gennaio 2026 per chi perfeziona i requisiti dopo la scadenza.

Il nuovo bonus mamme rivolto alle lavoratrici italiane apre le porte alla presentazione delle domande per beneficiare dell’agevolazione prevista dal INPS. In particolare, la circolare dell’ente previdenziale chiarisce che l’istanza deve essere inoltrata entro il 9 dicembre 2025, termine calcolato sulla base di 40 giorni di decorrenza dalla pubblicazione della circolare numero 139/2025. Per le lavoratrici che perfezionano i requisiti successivamente a tale data, è stata stabilita una finestra entro il 31 gennaio 2026 per la presentazione.

La domanda potrà essere trasmessa attraverso diverse modalità: via sito internet (spazio dedicato nell’area servizi del portale INPS) utilizzando identità digitale – SPID di livello 2, carta d’identità elettronica o CNS/eIDAS –, o tramite il Contact Center Multicanale (numero verde 803.164 gratuito da rete fissa oppure 06 164.164 da rete mobile, con tariffazione del gestore). È inoltre possibile rivolgersi agli istituti di patronato convenzionati, che offrono supporto nella presentazione. Al momento della richiesta dovrà essere indicata la modalità di pagamento selezionata, che può prevedere accredito su conto corrente (con IBAN) o bonifico domiciliato.

L’importo riconosciuto è pari a 40 euro al mese, completamente esente da tassazione e non rilevante ai fini dell’ISEE, per un massimo di 12 mensilità nell’anno 2025 (quindi fino a 480 euro). L’erogazione avverrà in un’unica soluzione a dicembre 2025, oppure entro febbraio 2026.
La misura, introdotta dal Decreto‑Legge n. 95/2025 (legge di conversione 8 agosto 2025, n.118), sostituisce temporaneamente l’originario esonero contributivo che avrebbe dovuto entrare in vigore già nel 2025. Per il 2026, all’esame del Senato è prevista la stabilizzazione dell’aiuto, elevando l’importo da 40 a 60 euro mensili.

I requisiti

Potranno accedere al beneficio le lavoratrici che dichiarano sotto propria responsabilità di possedere le condizioni richieste per ogni mese di spettanza. Tra i requisiti principali:

  • essere madre di due figli, di cui il più piccolo ha età inferiore ai 10 anni; oppure madre di tre o più figli, di cui il minore ha meno di 18 anni.
  • essere lavoratrice dipendente (esclusi i rapporti di lavoro domestico) oppure lavoratrice autonoma iscritta alle gestioni previdenziali obbligatorie, comprese le casse professionali e la Gestione Separata.
  • nel caso di tre o più figli, se lavoratrice dipendente a tempo indeterminato, non deve essere attiva tale tipologia di contratto nei mesi della richiesta del bonus.
  • avere un reddito da lavoro rilevante ai fini IRPEF pari o inferiore a €40.000 annui.

In aggiunta, il requisito relativo al numero di figli nel nucleo familiare deve “esistere” alla data del 1° gennaio 2025 oppure perfezionarsi entro il 31 dicembre 2025. Qualora la condizione si perfezioni in un momento successivo, il diritto al bonus decorre dal mese in cui avviene tale perfezionamento. Non sono considerati ai fini del diritto quei figli per i quali è cessata la responsabilità genitoriale.

Il numero dei figli e gli esempi operativi

Le regole specificano che, per le beneficiarie:

  • Con due figli (anche adottati o in affidamento preadottivo): il bonus spetta fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
  • Con tre o più figli: il diritto permane fino al diciottesimo anno del figlio più giovane.

Per evitare errori nella compilazione della domanda o dubbi sui requisiti di accesso e sulle modalità di erogazione del contributo, è consigliabile rivolgersi a professionisti qualificati. Gli esperti dello Studio Consulenze Cardia offrono assistenza personalizzata per valutare la propria posizione, verificare la corretta documentazione e gestire in modo rapido la procedura online.

 

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